Perché intendiamo che la nostra conversione è un processo dinamico, che dura tutta la vita: dobbiamo morire costantemente a noi stessi (alla volontà propria, all’amore proprio, all'azione propria) per risorgere, con la potenza dello Spirito Santo, ad una vita nuova d’amore in Cristo. (CCR 1)
Per i nostri promotori delle vocazioni e i suoi assistenti, e per le nuove vocazioni alla nostra Congregazione.
Per le vittime della guerra, per gli esiliati, i poveri e gli affamati.
Vi mando dietro a me, voi accademie e bordelli, salotti e parlamenti, anche i piaceri della filantropia… Questi inanimati templi dell’umanità sono ormai troppo piccoli per me! (Londra, 15/11/1830)